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Bombai Ferdinando per  lista “A sinistra per Veltroni”

Univoco il messaggio, costruire dal basso una casa comune
Compatti  nella costituzione del Partito Democratico,  divisi nella leadership
 Forte l'aperture a giovani e donne all'insegna del rinnovamento e  ricambio generazionale
 
 di Caterina Pandullo
 foto archivio tropeaedintorni
 
 Le varie anime dei Ds del vibonese abbracciano compatti il costituendo partito democratico ma si dividono in numerose liste, di cui una è stata presentata l’altro ieri  nei locali della scuola elementare di Brattirò  e due ieri a Tropea  alla biblioteca comunale. Univoco il messaggio lanciato dai diversi candidati:  costruire dal basso una casa comune, all’insegna del rinnovamento della nuova classe dirigente   che si deve svecchiare attraverso  un ricambio generazionale, che abbia il suo fondamento nella eticità delle istituzioni e dei comportamenti dei suoi rappresentanti e nella lotta alla criminalità mafiosa. Tutti fanno leva sull’apertura ai giovani e alle donne, sulla lotta al precariato, sull’uguaglianza delle opportunità, sulle politiche sociali in difesa della famiglia e delle classi più deboli, sulla necessità di cambiare la legge elettorale per dare stabilità al governo del paese, sulla necessità di risolvere la centenaria “questione meridionale” che frena lo sviluppo della nazione. Una novità, se non altro semantica, nel panorama delle liste  si è potuta cogliere nella lista “A sinistra per Veltroni”, capeggiata da Girolamo Pungitore, che nel suo intervento  ha posto l’accento sul fatto che è l’unica lista in cui è presente la parola “sinistra”. E’ convinto Pungitore che sarà proprio “il tema della identità politica e culturale, della coniugazione del più genuino pensiero del cattolicesimo popolare e della tradizione storica della sinistra riformista a far vincere la scommessa della partecipazione al voto delle primarie”. Ma l’ambizione della lista va oltre il desiderio di contribuire a rafforzare il processo della Costituente verso il PD, mira anche a costruire “una moderna forza di sinistra ancorata al PSE a livello internazionale”. Analizzando i problemi quotidiani, Pungitore mette in evidenza che “c’è una grave sofferenza nella gestione della politica e della vita pubblica nel vibonese e nella regione Calabria perché non si è all’altezza di porre al centro del dibattito politico i problemi di questo territorio e perché la cosa pubblica e la politica sono governate  dal più becero trasversalismo che strozza ogni confronto democratico”. Da qui la conseguente sfiducia nelle istituzioni e la simpatia per l’antipolitica. Il Partito Democratico dovrà saper affrontare le sfide del futuro tra cui  “la modernizzazione del paese, il recupero delle marginalità sociali, la certezza della pena, la difesa e la valorizzazione delle diverse identità culturali, in un processo di contaminazione reciproca per costruire una forza politica per un percorso storico legale e trasparente”. Ribadita nella conclusione del suo intervento l’esigenza di contribuire con maggiore peso nelle scelte di politica europea al pari delle nazioni più importanti.

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