Conferenza stampa dell'associazione culturale Veipo Promotion di Vibo Valentia e dalla Sant'Antonio S.r.l.
Annullate le manifestazioni comprese nel progetto "Tropea Village"
Ad appena dieci giorni dall'inizio, il Comune invita a bloccare tutto, lo spiazzo di marina dell'Isola serve alla Rai per una trasmissione
di Caterina Pandullo
foto Salvatore Libertino
Sono stati illustrati stamattina, durante una conferenza stampa convocata alla biblioteca comunale dall'associazione culturale Veipo Promotion di Vibo Valentia e dalla Sant'Antonio S.r.L., i motivi dell'annullamento delle manifestazioni comprese nel progetto "Tropea Village", già progettate e pubblicizzate per il periodo compreso tra il 27 giugno e il 22 settembre. Gli organizzatori Mirko Lo Guarro, Ervino Della Pietra e Giovambattista Cricelli hanno evidenziato che l'ambizioso progetto che sposa arte, sport , musica e spettacolo per "creare opportunità e strategie per lo sviluppo del territorio e favorire il pendolarismo turistico " nei cosiddetti periodi morti, era stato presentato sei mesi prima e già dal 18 febbraio scorso aveva avuto tutte le autorizzazioni degli Enti preposti. La Regione e la Provincia avevano pure assicurato un piccolo sostegno economico mentre il Comune di Tropea aveva rimandato l'appoggio a settembre, subordinandolo ai proventi delle multe fatte durante l'estate. Cosa che non è piaciuta agli organizzatori perché penalizzante per i turisti, per cui hanno rifiutato e deciso di autofinanziarsi contando sugli sponsor. Il progetto, che aveva un costo di circa 180.000euro per i personaggi importanti implicati, prevedeva dal 27 giugno al 01 luglio tre tornei di beach volley da disputarsi sui tre campi posizionati nello spazio sotto il santuario della Madonna dell'Isola con due delle migliori coppie del panorama italiano; dal 06 all''08 luglio gare musicali tra band emergenti provenienti da ogni parte d'Italia, con contestuale esibizione di artisti di livello internazionale (Tony Esposito, Paky Palmieri, il "Febo" di Notre Dame de Paris, Dirotta su Cuba ); dal 20 al 22 settembre la seconda edizione di "Tropeamoda 2007, concepita con lo schema del concorso indirizzato alle Accademie e agli Istituti di formazione nel settore della moda; la giuria sarebbe stata formata da giornalisti del settore delle principali testate nazionali e al termine di ciascuna delle tre serate era prevista una sfilata di uno stilista di livello internazionale; era già assicurata la partecipazione di Gerardo Sacco. "Ad appena dieci giorni dall'inizio, quando la macchina organizzativa era già avviata, comunicano i responsabili del progetto,arriva una telefonata dal Comune che invita a bloccare tutto dal 23 al 29 perché nei giorni 26 e 27 lo spiazzo di marina dell'Isola serve alla Rai per una trasmissione". Viene così fermata la campagna di marketing che era stata pianificata dai confini settentrionali della Calabria fino a Reggio con cartellonistica, volantinaggio, pubblicità sui giornali, per attrarre nella cittadina tirrenica un gran numero di appassionati di musica e sport. Il 22 sera però gli amministratori comunicano che il problema non sussiste perché la trasmissione non si fa. Facendo salti mortali si fanno giungere trenta tir da Serra S. Bruno con la sabbia (costo 9.000euro) per preparare i campi per il torneo del 27; il giorno prima c'è l'inaugurazione con i giocatori nazionali e una mostra fotografica sull'alluvione di Vibo. L'indomani c'è la sorpresa della chiusura del traffico sui due lati del lungomare e della scalinata del Cannone perché una ruspa deve abbattere una casa pericolante. La sera si svolge ugualmente il primo, e unico, torneo perché c'erano quattro campioni ma a luci spente, senza musica e a quel punto gli organizzatori, anche se il sindaco li rassicura che il giorno dopo il divieto sarebbe stato tolto, analizzando tutte le "stranezze e le diverse lamentele che da più parti" avevano registrato, come se gli spettacoli "fossero stati imposti al paese e all'amministrazione", concludono che evidentemente "le manifestazioni non erano state capite né gradite" per cui decidono di lasciar perdere e di realizzare il progetto altrove. Il loro rammarico è stato l'avere constatato il disimpegno non solo dell'amministrazione comunale ma anche degli operatori economici e dell'associazione commercianti per un progetto a costo zero che avrebbe avuto valenza non solo di promozione turistica di un territorio, che non può più soddisfare le esigenze del turista con l'offerta delle sole bellezze naturali, ma anche ricaduta economica per gli esercizi commerciali locali.
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www.tropeaedintorni.it luglio 2007 |