Consiglio
comunale atteso e affollato da un pubblico partecipe
La bagarre è scoppiata, e sono volate parole pesanti, quando
si è trattato il passaggio dell’ex consigliere di opposizione Pasquale Vasinton
nelle file della maggioranza
l’intervento del sindaco a chiarire la posizione economica della città, gravata
da un debito pubblico che ha superato i cinque milioni di euro
di Franca Maccarone
foto Salvatore Libertino
Tropea- Rispettate appieno le previsioni che volevano quello di essere un Consiglio comunale infuocato. Ieri le opposizioni si sono infatti dimostrate assai agguerrite ed hanno assalito una maggioranza messa alle corde da una serie “infinita” di eventi che ne stanno caratterizzando l’immobilismo amministrativo, più volte rimproverato alla Giunta Euticchio. Un Consiglio comunale atteso e affollato da un pubblico partecipe ma anche desideroso di avere risposte chiare e indicazioni precise dall’Amministrazione che ieri ha presentato le sue proposte per la gestione cittadina. La bagarre è scoppiata, e sono volate parole pesanti, quando si è trattato il passaggio dell’ex consigliere di opposizione Pasquale Vasinton nelle file della maggioranza , subito nominato dal sindaco Euticchio assessore all’urbanistica ed al personale. Il neo assessore ha tentato la difesa motivando la sua “scelta sofferta”, ma guidata “dall’interesse per la città ed i cittadini”. E’ stato poi l’intervento del sindaco a chiarire la posizione economica della città, gravata da un debito pubblico che ha superato i cinque milioni di euro, somma che, oltre a produrre interessi esorbitanti, lega di fatto le mani a qualunque tipo di intervento amministrativo. “ Ho pensato anche di lasciare la poltrona – rivela il sindaco- per le grosse difficoltà che l’amministrazione ha nel pagare debiti precedenti creati da altri e da me ereditati, ma consegnare il paese ad una gestione commissariale sarebbe un fallimento che aggraverebbe ancora di più la situazione e condannerebbe Tropea alla morte turistica”. Cifre da capogiro che Euticchio ieri ha voluto buttare sul tavolo della discussione per giustificare in parte l’impasse amministrativo, ma che le opposizioni in coro hanno rimandato al mittente, accusandolo di “voler maldestramente coprire le sue manchevolezze nascondendosi dietro il debito della città”.Tutti problemi che, assieme anche alla spinosa “questione porto” (l’incomunicabilità fra i due Enti si è pesantemente accentuata nell’ultimo periodo) pendono sulla testa del paese e probabilmente terranno banco anche nella prossima conferenza dibattito con i cittadini, in programma per il 29 giugno alla Biblioteca comunale. Un punto, invece, che ieri è passato, anche se tutta l’opposizione ha votato un “no” secco, è stato il regolamento per gli spazi pubblici, illustrato dall’assessore al Turismo Michele Accorinti. Fra le novità già operative da quest’anno, la concessione dello spazio subordinata al pagamento dei canoni dovuti e di ogni debito nei confronti dell’Ente, l’ inasprimento delle sanzioni verso gli inadempienti, arrivando anche alla chiusura immediata dell’esercizio,mentre chi da tempo ha avuto la concessione può dormire sonni tranquilli , perché verso di loro l’amministrazione ha inteso mantenere lo status quo, come un diritto acquisito. A fare ulteriormente infuriare le opposizioni, poi, è stata la richiesta di anticipare la discussione del punto 21, che riguardava il nuovo statuto comunale. Dure le reazioni di Macrì, Caracciolo, Del Vecchio, Orfanò, Rodolico e Tropeano che hanno accusato la maggioranza di “pensare solo e soltanto a soddisfare interessi interni”, privilegiando la modifica dello statuto “intesa a creare la figura (superflua e costosa) di un presidente del consiglio” a scapito di altri problemi più urgenti. Progetto che ieri si è però infranto allorquando tutta la minoranza ha abbandonato l’aula, facendo così venire meno il numero legale per far passare il nuovo statuto e rinviando, dopo dieci ore di discussione , “i conti” con la maggioranza alla prossima conferenza pubblica.
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www.tropeaedintorni.it giugno 2007 |