Suggestive le funzioni di Pasqua

Forte la presenza dei giovani tropeani lungo

il percorso della processione

Solo con Cristo la vita sarà pienamente vissuta


di Vittoria Saccà

foto Salvatore Libertino

 

Tropea - Si è svolta la consueta processione del Cristo morto del Venerdì Santo. Tutto il popolo tropeano ha partecipato con solenne raccoglimento ad una della più belle e suggestive funzioni che il periodo pasquale riserva.

Sul far della sera, la statua del Cristo morto è stata portata fuori dalla Chiesa del Gesù dei Padri Redentoristi, nel cuore del centro storico, seguita dalla statua della Madonna Addolorata che, con il suo abito nero e il cuore trafitto da una lama, è il simbolo più forte della sofferenza umana di fronte alla morte inesorabile, e in special modo alla morte violenta come fu quella di Cristo.  Sofferenza che acquista maggiore potenza quando a soffrire è una madre per la morte del figlio.

Le statue erano precedute dalla bandiera listata a lutto che apriva il lungo corteo, dalle congreghe, dagli scout, dai sacerdoti. La banda e il popolo intero seguivano il Cristo morto e l’Addolorata lungo il tragitto tra le viuzze del centro storico fino alla piazza del Cannone. Qui, le finestre degli appartamenti dei palazzi intorno, erano illuminate dai ceri e un canto di preghiera proveniva da una di queste. Un canto al quale si è unito il popolo in processione diretto verso il viale Libertà.

Al Calvario, illuminato da piccole luci, si è quindi effettuata la sosta di rito.

Le statue del Cristo morto e dell’Addolorata sono state sistemate sul Calvario di fronte ai fedeli che hanno ascoltato l’Omelia durante la quale il sacerdote ha parlato della morte del Figlio dell’Uomo. Una morte della quale siamo tutti colpevoli “Il Cristo lo abbiamo ucciso tutti noi”, ha detto, con i nostri peccati. Ma Egli, per il suo grande amore per l’umanità, in grado di perdonare qualsiasi oltraggio, è ugualmente vicino a noi, e anche quando ci sentiamo soli e abbandonati chiusi nella nostra solitudine, Cristo è al nostro fianco perché non lascia solo nessun essere della terra. 

Il Sacerdote si è poi rivolto ai giovani, affinché ascoltino la parola di Dio che li chiama vicino a sé e vivano il loro tempo sempre col pensiero a lui rivolto, in ogni azione della loro vita. Solo con Cristo la vita sarà pienamente vissuta.

E oggi, giorno di Pasqua, celebrazione della resurrezione di Cristo,  giorno in cui la vita trionfa sulla morte e le campane suonano a festa, portiamo sempre dentro di noi, per il resto dell’anno, la gioia della vita che rinasce per camminare sulla via del bene.

Buona Pasqua ai bambini, ai giovani, agli anziani; Buona Pasqua a tutti senza distinzione alcuna.

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        aprile 2006