Per
la Festa di Santa Lucia, spettacolo del Gruppo Folk Cittą di Tropea
Musiche e danze popolari, per mantenere vivi gli usi, i costumi e le tradizioni
Un folto pubblico ha applaudito la manifestazione
di Enzo Taccone
foto archivio tropeaedintorni.it
Santa Domenica 13 dicembre 2006 - “Il Gruppo Folk “Cittą di Tropea”, Associazione Onlus, nasce dal desiderio di alcuni giovani di praticare, studiare e diffondere musiche e danze popolari, per mantenere vivi gli usi, i costumi e le tradizioni di un tempo, con spirito di amicizia, collaborazione e rispetto reciproco, attraverso l’organizzazione di manifestazioni folcloristiche in Italia e all’Estero, favorendo lo scambio di conoscenze ed i contatti tra persone”.
Questa
č la presentazione del gruppo folk “Cittą di Tropea” che si legge nella
locandina; “un salto nel passato per rivivere tradizioni di un tempo con canti e
danze popolari”.
Sono ormai pił di 4 anni che il Gruppo si esibisce nelle feste paesane della provincia di Vibo Valentia, nei teatri, nei villaggi e negli alberghi turistici.
Nel 2002 a Legnano ha
ottenuto un notevole e lusinghiero successo avvicinando la comunitą calabrese
presente nella zona e l’anno scorso ha partecipato al Festival Nazionale del
Folklore ad Agrigento dove nel Teatro Vincenzo Bellini ha presentato uno studio
fatto su fidanzamento e matrimonio di una volta.. Ha inoltre rappresentato la
Calabria con una delegazione in Canada offrendo poi uno spettacolo per i
calabro/canadesi che venuti quest’anno a Tropea hanno voluto, presso l’albergo
Sunshine di Capo Vaticano, uno spettacolo
proprio
del gruppo folk “Cittą di Tropea”.
Non mancano gli spettacoli di beneficenza per gli alluvionati di Vibo Valentia e per la Casa di Riposo Don Mottola e partecipazioni a trasmissioni televisive quali “Il sabato del Villaggio”, “Linea Blu” e “Marco Polo” su Sky .
Lo spettacolo del 13 Dicembre 2006 a Santa Domenica in onore di Santa Lucia ha richiamato un folto pubblico che, nonostante il freddo, č rimasto attento e soddisfatto per le canzoni, le tarantelle, le scenette, ovviamente in lingua calabrese, che sono state proposte ad un ritmo incalzante e coinvolgente.
Il fidanzamento, la pesca, l’emigrazione, il vino, il ciuccio e soprattutto l’amore per la nostra terra ricca di fiori, colori e fascino sono stati i temi predominanti che sono stati proposti durante la serata.
Non č mancata l’esibizione di un improvvisato ballerino che con molta abilitą ha retto degnamente il confronto con quelli pił esperti.
Don Nicola ha suonato il tamburello mentre la nipotina Cristina cantava “Calabria, Calabria” a testimonianza che il folk non ha etą, perché fa parte della nostra cultura, delle nostre tradizioni, del nostro passato.
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www.tropeaedintorni.it dicembre 2006 |