Il "Coraggio di amare", film opera prima del giovane regista Vincenzo Carone

Presentato in anteprima nella sala della Biblioteca Comunale di Tropea

Il cortometraggio, infatti, parteciperà alla prima edizione della  rassegna Tropea Film Festival

di Franca Maccarone

foto Salvatore Libertino

Tropea - Le dinamiche mafiose, basate sulla paura e sul rispetto, da un lato  e la forza di un  sentimento che una volta tanto riesce ad avere la meglio sulla forza criminale dall’altro, mentre sullo sfondo Tropea offre un palcoscenico straordinario,  sono i temi forti declinati nel film il Coraggio di amare, opera prima del giovane regista Vincenzo Carone, presentato ieri in anteprima nella sala della Biblioteca Comunale. Il cortometraggio, infatti, parteciperà alla prima edizione della  rassegna Tropea Film Festival -Premio Raf Vallone-, un progetto promosso dall’Associazione Culturale Tropeana,   in programma la prossima estate a Tropea, dal 20 al 25 agosto. Tratto da un soggetto di Alessandro Leone, sceneggiato e diretto da Enzo Carone,  Il coraggio di amare è ambientato ai giorni nostri  e racconta la storia d’amore di due giovani, ostacolata dal padre di lei, potente personaggio a capo di una cosca locale, divenuto tale a causa di una serie di vicende che hanno cambiato radicalmente la sua vita e lo hanno trasformato in un uomo privo di scrupoli e di sentimenti.

L’uomo si arrende, però davanti alla forza dei sentimenti che animano la figlia, ritrovando quel poco di buono che ancora gli era rimasto nella coscienza. Una proiezione che ha entusiasmato il folto pubblico presente in sala, tra cui il sindaco Antonio Euticchio e l’assessore al Turismo Michele Accorinti,  soprattutto per la capacità  dimostrata da Carone nel tratteggiare,  pur nel breve tempo di durata del filmato,  caratteri e personaggi, riuscendo a mantenere alto e costante il ritmo dell’azione. Due soli, fra gli interpreti, sono attori già noti, cioè  Silvano Murmura e Francesco Chiarelli,  mentre tutti gli altri, compresi i due giovani protagonisti Elisabetta Esposito e Nicola Leone, erano alla loro prima esperienza cinematografica.