Nino Macrì, consigliere comunale di minoranza fa l'elenco dei lavori sospesi o mai iniziati

Tropea "Lavori in corso"

"La città e l’Amministrazione comunale, si dimostra impreparata ad affrontare l’impegno preso rispetto alla popolazione"

di Concettina Schiariti

foto Salvatore Liberttino

Con l’estate alle porte Nino Macrì, consigliere comunale di minoranza del gruppo “Identità in Progress”, interviene per fare una fotografia, non certo bella, dell’immagine e dei servizi offerti a Tropea. “Ancora una volta – spiega Macrì – la città e l’Amministrazione comunale, giunta alla sua quarta estate da gestire, si dimostra impreparata ad affrontare l’impegno preso rispetto alla popolazione e alle centinaia di migliaia (si spera) di turisti, che nei prossimi sei mesi la invaderanno”. E fa un elenco delle mancanze. Tra queste, l’ascensore che da piazza Galluppi avrebbe dovuto portare alla Marina su lungomare Sorrentino. I lavori sono sospesi. E non pare che lo siano per il maltempo, dato che le belle giornate, utili per i lavori, sono state orami parecchie. A quanto pare Macrì spiega che le motivazioni andrebbero ricercate in altro. Sembrerebbe, infatti, che siano stati riscontrati ben due intoppi. Il primo, e forse il meno peggio, è lo scolo di una fognatura che dovrebbe essere modificato. Mentre il secondo andrebbe ricercato nella progettazione. A quanto pare non vi è corrispondenza di misure tra uno dei pozzi, sistemato tra le arcate della Rupe, e la cabina dell’ascensore che, appunto, andrebbe posizionata nel pozzo. Naturalmente i tempi si allungano, a tal punto che la previsione di avere l’ascensore ad inizio estate è sfumata nel nulla. Eguale fumata bianca per l’ormai nota vicenda dell’Isola Bella chiusa al pubblico da anni. I lavori di riqualificazione e ristrutturazione sono privi di copertura finanziaria ministeriale. Nonostante l’appalto sita stato aggiudicato, i cantieri non sono aperti dato che senza soldi non se ne canta messe. Tra gli altri elementi del bigliettino da visita da presentare ai turisti, Macrì fa un veloce accenno alla pulizia e alla viabilità. Elementi importanti ma continuamente abbandonati, che per questo sembrerebbero non fare notizia. Infine riflette sulla depurazione di cui non è detta l’ultima parola. Il depuratore di Rocca Nettuno è stato dismesso e, quindi, il Comune trasferisce i liquami in quelli di località “le Grazie”. Mentre di Argani si dice che partirà.