Un nuovo libro dedicato a Tropea

AMO LA MIA TERRA, ossia  una raccolta di ricordi

Si tratta di poesie, in italiano e in vernacolo, che si ispirano al tempo passato, rivisitato nel presente, in cui l’autore, Bruno Cimino, ripercorre la sua giovinezza nella splendida Tropea. Ricordi, affetti, profumi e sensazioni mai dissipati che, nella lontananza fisica, si sono congiunti materializzando questa pubblicazione che si annuncia come un nuovo tributo al suo paese.

di Bruna Fiorentino

Roma - E’ uscita l’ultima raccolta di poesie del giornalista, poeta e scrittore calabrese Bruno Cimino dal titolo significativo: Amo la Mia Terra. Un libro che già nel suo primo approccio con il lettore rivela l’intimo amore dell’autore per il suo paese, Tropea, dove è nato ed ha trascorso l’infanzia e la giovinezza adoperandosi, fino ad oggi, per la sua valorizzazione.
L’esilio di Cimino a Roma, costretto ad abbandonare la propria città, come tanti altri, per inseguire la chimera di un lavoro, sempre problematico nel Sud della nostra penisola, si protrae da oltre venti anni ma non è riuscito a cancellare o sbiadire il ricordo dei paesaggi, dei profumi locali, degli anni trascorsi, della famiglia d’origine lontana.
Anzi è stata proprio questa malinconia da ”emigrante”, questa lontananza dal sapore amaro che ha ingigantito le immagini e le nostalgie ispirando alcune delle più alte e commoventi liriche in cui  rievoca, tra le nebbie della memoria, la bellezza di Tropea.
La raccolta, sono 46 poesie tra quelle in lingua e quelle in vernacolo, tocca tutte le intime note dell’animo umano, rivelandone la profondità dei sentimenti che sono, poi, quelli su cui poggia la vita intera di Bruno Cimino: un uomo quasi scolpito nel cuore, amante delle proprie origini e delle tradizioni mai sopite.
Amo la Mia Terra è un titolo rivelatore di quanto sempre sostenuto e difeso dall’autore che, anche nei suoi impegni sociali e politici, ha in ogni tempo cercato delle soluzioni ottimali per l’evoluzione e la crescita di Tropea scontrandosi, spesso, con le difficili realtà locali, oltre che con la diffidenza.
Il libro si presenta come un ulteriore tributo a questo luogo splendido ma assai sfortunato, un’Itaca lontana, con i suoi “antichi palazzi/custodi/di remote memorie,/di storie/d’amore e di odi,” dove si sente “il profumo del mare”. Tuttavia numerosi altri temi, essenziali nella vita e nell’operato del poliedrico autore tropeano, quali l’impegno e la lotta politica, i pensieri sulla morte, le riflessioni e le sensazioni donate dall’amore, la profondità degli affetti familiari, sono inseriti e incastonati.
Questa è soltanto l’ultima delle fatiche e dei contributi di Bruno Cimino (Tropea VV, 17 novembre 1952) : uno scrittore prolifico che si è cimentato in vari settori della saggistica, poesia, narrativa, sconfinando nella musica e nel teatro. Giornalista-pubblicista, vive e lavora a Roma dove è stato Presidente, nonché fondatore, del Movimento dei Liberi Pensatori. Ha collaborato con diverse riviste, tra le quali Il MecenateFabbricaSocietà, Periferie, Abitare A, Le segrete cose, Nuove Proposte ed altre. Dirige Il Gazzettino di Tropea e dintorni, attualmente pubblicato solo on line (www.gazzettinotropea.com), e da qualche mese scrive per il mensile di esoterismo Stargate Magazine.
Tra le sue opere, oltre al film documentario in ben tre lingue “Un amore chiamato Tropea”,  di cui ha realizzato la sceneggiatura e curato la regia,  annoveriamo: Inchiostro di Sangue (Sintesys Press, MI 1980), Riflessioni (Nuovi Autori, MI 1985), Ragioni e intuizioni (MLP, Roma 1990), Tropea perla del tirreno (Pubbliprint, Roma 1993), Tutto Tropea e dintorni (Trophaeum, Roma 1999), Misantropie (febbraio 2001) e Immagini di Tropea (luglio 2002).

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

    www.tropeaedintorni.it