Turismo, cultura e artigianato locale in mostra a Tropea grazie alla partecipazione di alcuni Comuni del Vibonese che hanno aderito all’iniziativa. La manifestazione si è svolta dal 1 al 4 agosto in una delle tante suggestive piazzette del centro storico.
Tropea - Per la prima volta alcuni Comuni della Provincia di Vibo Valentia sono scesi in piazza per proporre tutto quello che di buono e di bello esiste per il turista sempre più interessato e attento a scoprire gli aspetti culturali dei luoghi di vacanza.
L’idea è nata visitando la BIT di Milano, il più grande mercato del turismo internazionale.
L’architetto Giovanni Ferito ha creduto in questo progetto e di buona lena, contattando un Comune dietro l’altro, è riuscito a riunire, insieme a quello di Tropea, altri ventidue Comuni del Vibonese.
Tutto facile? No, i Comuni hanno svariati problemi, dal bilancio alla viabilità, al mare quest’anno non sempre limpido come vorrebbe Legambiente e, come tutte le iniziative ancora alla prima edizione, Ferito sembrava non farcela. Ma l’entusiasmo non è mancato e così ci siamo trovati di fronte ad una delle più belle iniziative dell’estate tropeana 2003.
Molto suggestiva la cerimonia di apertura alla Biblioteca Comunale di Tropea, città che ha fatto da padrone di casa. I sindaci dei Comuni partecipanti hanno sfilato con il proprio gonfalone accompagnati dalla musica allegra della Banda di Zaccanopoli.
I vari stand hanno rappresentato le differenti realtà, con degustazioni, mostre, quadri e foto.
Per tutta la durata della manifestazione, ogni sera, si sono esibiti “I Giganti” come sempre seguiti dai ragazzini in festa e molto apprezzate sono state le sfilate delle Normanne e delle Pacchiane. Grande interesse ha suscitato la lavorazione dei metalli pregiati dello scultore orafo Pietro Topia; la lavorazione dei vasi in terracotta dei maestri vasai di Mileto; la tessitura dei tessuti con antico telaio da parte delle maestre tessitrici di Monterosso.
Ad animare Comuni in Fiera c’è stata la diretta di radio Jukebox e l’esibizione del Gruppo folkloristico “I Sorianellesi”.
Lo stand espositivo più ammirato è stato quello di Pizzo premiato per l’originalità avendo proposto una riambientazione storica degli ultimi momenti di vita del re Gioacchino Murat.
C’è stato il contributo culturale del “Museo della civiltà contadina ed artigiana della Calabria” di Monterosso Calabro ed un’interessante mostra sui castelli e sui portali della Provincia.
L’affluenza dei visitatori è stata notevole e la soddisfazione dei partecipanti visibile e palpabile, seppure l’unica nota leggermente stonata sia venuta da una non proprio impeccabile organizzazione.
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