Importante convegno alla biblioteca comunale
di Tropea
L’imprenditore è un punto di riferimento per tutta la regione
Gli alunni coinvolti nel progetto hanno fatto esperienza di stage in strutture
alberghiere e in imprese collocate da Capo Vaticano a Vibo
di Caterina Pandullo
foto Salvatore Libertino
Tropea - Importante convegno alla biblioteca comunale, alla presenza di rappresentanti della guardia di finanza, di studenti dell’ I.I.S., insegnanti, direttori di banca, imprenditori, promosso dall’ufficio scolastico regionale della Calabria e dall’Istituto d’istruzione superiore classica e scientifica professionale di Tropea per approfondire le tematiche sulla formazione dei giovani nella prospettiva di un loro ingresso nel mondo del lavoro. Argomento del seminario è stato: Cooperazione e Cultura di Impresa - Prospettive per uno sviluppo del territorio. Hanno partecipato, per la componente scolastica, la dirigente dell’I.I.S. Tropea, Beatrice Lento e le docenti Antonella Fiammingo, responsabile Scuola-Lavoro, Giuseppina Tumolo, responsabile del progetto “Ianus” e Luigina Rovito, responsabile del progetto “Leonardo Da Vinci”; per la componente imprenditoriale, Michele Lico, presidente C.C.I.A.A. – Vibo Valentia, Giuseppe Macrì, presidente sez. Turismo Confindustria – VV, Luigi Leone, direttore generale della confindustria regionale (in sostituzione del presidente della confindustria Calabria, Pippo Callipo, impossibilitato a partecipare), Antonio Gentile, presidente ANCE – VV; il presidente della confindustria di Vibo , Vincenzo Restuccia è stato assente per un problema familiare. La dirigente Lento ,dopo i saluti di rito, ha presentato gli ospiti sottolineando l’importanza di un lavoro sinergico tra cultura e impresa non solo per un reciproco sviluppo ma anche per favorire nei giovani l’attitudine alla cooperazione , la promozione della cultura d’impresa e la formazione di una identità regionale affinché non si allontanino dalla loro terra. Sono poi intervenute le docenti responsabili dei progetti: A. Fiammingo ha parlato dello scollamento che si registra tra la scuola , che fornisce nozioni che possono restare astratte, e mondo del lavoro e imprenditoria , da qui l’esigenza di creare una sinergia tra le due realtà mediante l’individuazione di percorsi formativi che rispondano alle esigenze e alle richieste del territorio. G. Tumolo ha ricordato che il legame tra scuola e impresa è nato dal protocollo d’intesa del 4 ottobre 2004, quando si è stabilito che un segmento dell’orario scolastico (il 15% del monte ore ) fosse utilizzato in azienda per formare risorse umane con competenze professionali idonee all’ingresso nel mondo del lavoro. La regione Calabria ha realizzato 19 percorsi didattici di alternanza scuola – lavoro individuando i settori d’intervento, il settore turismo è stato assegnato a Tropea. Gli alunni coinvolti nel progetto hanno fatto esperienza di stage in strutture alberghiere e in imprese collocate da Capo Vaticano a Vibo, hanno così potuto prendere consapevolezza del possesso delle loro abilità e verificare la spendibilità delle loro conoscenze. L. Rovito ha illustrato l’esperienza dei 30 studenti coinvolti nel progetto “Leonardo Da Vinci”che hanno fatto uno stage in sei paesi europei evidenziandone l’aspetto socio – culturale oltre che professionale: sono entrati in contatto con realtà diverse, hanno perfezionato la conoscenza dell’inglese (lingua veicolata per l’intero progetto), hanno partecipato a lezioni pratiche accrescendo le conoscenze. Su questa esperienza è stato proiettato un filmino con bellissime immagini dei luoghi visitati e sui momenti più significativi. Ha fatto seguito l’intervento di Lico che ha esaltato queste nuove metodologie che fanno avvicinare il mondo dei saperi al mondo produttivo con percorsi che mettono in risalto la creatività, valorizzano le attitudini, invitano alla collaborazione e alla costruzione di progetti da realizzare in sintonia. Ha quindi elencato le caratteristiche fondamentali dell’imprenditore: ottimismo, atteggiamento positivo e propositivo, entusiasmo, determinazione, senso di responsabilità, attitudine al dialogo e alla cooperazione. Continuando Macrì ha aggiunto che tutti potenzialmente possono essere imprenditori purchè abbiano la capacità di assumersi rischi e di sapersi confrontare e ha evidenziato che la cultura d’impresa in Calabria è più difficile che altrove e deve basarsi sul rispetto delle norme e delle persone, se ciò manca, si arreca un danno a tutta l’economia del territorio. Sono seguite poi le domande degli studenti a cui ha risposto in maggior parte L. Leone che ha chiuso il convegno. Si è rammaricato perché Callipo non è potuto essere presente ricordando che l’imprenditore è un punto di riferimento per tutta la regione sia per i valori di cui è portatore che per l’impegno verso una nuova cultura e una nuova funzione dell’impresa, non solo di natura economica ma anche sociale. Ha elencato poi quelli che, a suo giudizio, sono i capisaldi del fare impresa: trasformare le idee in azione, prendere iniziative, essere responsabili, accettare i rischi, raggiungere gli obiettivi. Per fare impresa in Calabria, ha aggiunto, per prima cosa occorre migliorare le situazioni di contesto (rendere il territorio più sicuro, burocrazia meno pesante, società più aperta); il ruolo dei giovani, a scuola e fuori, è fondamentale perché in essi risiedono le speranze e le prospettive di cambiamento della nostra regione. Ricordando poi il ruolo dei ragazzi di Locri e la loro famosa frase “E ora ammazzateci tutti” ha voluto ricordare un’altra frase che, a giudizio di Callipo e suo , è forse ancora più importante, quella dei ragazzi di Strongoli “E ora educateci con il vostro esempio”. Il onvegno si è concluso con la consegna di una targa – ricordo ai relatori.
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www.tropeaedintorni.it maggio 2006 |