Fissata per il 28 febbraio 2004 la prima del film Karma
Dopo circa un anno di lavoro, verrà presentato alla Biblioteca Comunale di Tropea l’atteso corto dal titolo fortemente spirituale, Karma, con la regia di Bruno Cimino. A lui abbiamo rivolto alcune domande sul film e sui futuri progetti cinematografici della Trophaeum Movie.
nostro servizio
Tropea – E’ ormai imminente l’attesa presentazione del film-corto Karma, realizzato dalla Trophaeum Movie, sotto l’accorta regia di Bruno Cimino e l’esperienza del foto reporter, nonché cameraman unico, Salvatore Libertino.
Karma, parola sanscrita dal complesso significato di “azione”, verrà quindi fatto conoscere ad un pubblico di amici, conoscenti ed estimatori sabato 28 febbraio 2004 nella sala della Biblioteca Comunale di Tropea, cui seguirà un brindisi offerto ai presenti dall’ Hair Studio Massimiliano Cimino.
L’attesa e la curiosità per un film prodotto in un anno di duro lavoro sono alte anche per lo stretto riserbo che ha accompagnato tutta la lavorazione del film.
Di sicuro si conoscono i nomi degli attori, tutti tropeani, ad eccezione della più giovane. Le musiche, ancora una volta come già accaduto per il Vhs Un amore chiamato Tropea, sono state magicamente composte dal maestro Vincenzo Laganà. Ma per il resto non sappiamo nulla o quasi.
Abbiamo intervistato, così, il regista, Bruno Cimino, che alla sua città ha donato e sta donando il meglio della sua verve intellettuale ed espressiva.
Domanda – Ci vuole parlare dei contenuti del film-corto Karma?
Risposta – Si tratta di una semplice esposizione del divenire della vita intesa nell’eterna totalità dell’esistenza dello spirito. Abbiamo voluto rappresentare, ovviamente in sintesi, le fasi salienti della permanenza dell’uomo sulla terra caratterizzate dalla spensieratezza, il gioco, l’amore, i ricordi ecc. per evidenziare quelle azioni compiute (a volte senza un chiaro motivo) che ci permettono di comprendere chi siamo, cosa facciamo e, secondo le filosofie orientali, ciò che saremo ancora.
D – A lavoro ultimato, si sente soddisfatto dell’insieme di questo film o ritiene che si sarebbe potuto realizzare qualcosa di migliore?
R – Questo è quello che volevamo, ma è anche ciò che potevamo. Fare di più è sempre legato alle finanze di cui puoi disporre.
D - Più volte Lei ha ribadito che tutti i Suoi film verranno girati a Tropea. Crede, quindi, che la Sua città ed i Suoi concittadini, presi in toto, meritino tutta la Sua attenzione ed entusiasmo?
R – Assolutamente sì. Io amo Tropea e tutto ciò che contiene. Poi posso anche criticare un operato politico o sociale che non risponde al meglio a quanto auspico per la mia città, ma è un altro discorso.
D – Ci può anticipare qualcuno dei Suoi progetti nel cassetto?
R – No, perché non dipende da me, né da Salvatore Libertino, né dalla mia compagna, né dall’Associazione Culturale Trophaeum.
D – E da chi, sennò?
R – Fatta salva la nostra già collaudata volontà, dipende dalla sensibilità politica che, almeno per quanto mi riguarda, ad oggi, ancora non si coniuga con lo sviluppo culturale, e non parlo solo per Tropea ma per l’Europa e forse anche per tutta la Terra.
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