Domenica Cortese si esprime sulle dichiarazioni fatte alla Gazzetta del Sud dal Sindaco della Città

L'ex Sindaco di Tropea contesta le dichiarazioni del primo cittadino Antonio Euticchio

Evidenziata la mancanza di un progetto politico nell’attuale amministrazione

 

di Vittoria Saccà

foto Salvatore Libertino

 

Tropea - Di professione medico, oggi è una militante nel Comitato “Tropea Libera” che ha Alfonso Del Vecchio in qualità di consigliere di minoranza nell’attuale amministrazione; ma è stata il sindaco della città per tre anni nell’amministrazione ultima e vice sindaco nelle due precedenti amministrazioni Vallone. Mimma Cortese, che per molti anni è stata una figura di spicco nel mondo politico cittadino, non lascia passare quanto ha dichiarato l’attuale sindaco, Antonio Euticchio, sulla Gazzetta del Sud.

A tal proposito, scrive  “Il forte sole di agosto, anche se agli sgoccioli, può provocare parecchi danni. A livello cutaneo eritemi, a livello generale colpi di sole più o meno gravi fino a sfiorare la confusione mentale. Da questo assunto medico nasce la decisione di interpretare brevemente le esternazioni dell'amico Antonio Euticchio, Sindaco di Tropea. Mascherarsi dietro un buco di quasi cinque milioni di euro ovvero "ancora non perfettamente quantificabile" a distanza di tre mesi dall’avvenuto insediamento, pur di non dichiarare in tutta onestà la confusione amministrativa anche nel gestire l'ordinario, offende l'intelligenza di chi ha letto l'articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud del 31 agosto u.s. Mi sono insediata nel giugno 2002 più o meno nello stesso periodo del collega Euticchio; - prosegue Cortese - anche la mia amministrazione ha dovuto fare i conti con "i debiti storici ereditati" e nei confronti della Regione e dei privati: parcheggio Contura, depurazione, servizio idrico, evasione fiscale (ICI soprattutto); ma stringendo i denti e amministrando con parsimonia e ragionevolezza, si è affrontato lo stesso l'ordinario al meglio, garantendo pulizia delle strade, fornitura idrica costante, sorveglianza dei mercati e degli spazi pubblici, vigilanza anti rumore e anti cattivi odori, attenzione al traffico veicolare. Le cinque vele assegnate per tre anni consecutivi si spiegano anche così! L'esatto contrario di quanto si è verificato in questa estate 2006 è sotto gli occhi di tutti, anche dei giornali. A parità dunque di disagio delle casse comunali, di personale dipendente presente e in assenza di emergenze quali quelle affrontate nell'estate 2005 (crollo di parti residuali della rupe alla vigilia di ferragosto; sciopero in agosto del personale del centro di raccolta dei rifiuti solidi urbani di Lamezia Terme; malattie più o meno gravi e, per fortuna "non letali" di molti dipendenti comunali; sotterranee manovre politiche con conseguente "giunta monca"). L'amministrazione passata non era certamente dotata delle molteplici deleghe istituzionali che l'attuale Sindaco ha inteso assegnare a tutti i consiglieri di maggioranza, anche ad alcuni dei non eletti. Penso si aspettasse una corroborante ed incisiva collaborazione da questo piccolo esercito di tredici consiglieri. Strano, - sottolinea Cortese - quest'estate non se ne sono visti molti in giro a lavorare per la città e i turisti ospiti!”

L’ex sindaco della cittadina prosegue nel suo comunicato evidenziando la mancanza di un progetto politico nell’attuale amministrazione che, secondo quanto afferma, non può continuare vivendo di rendita. “Tornando a bomba, - infatti prosegue - quello che mi colpisce è la mancanza di un progetto politico futuribile, essenziale, perché se dobbiamo aspettare la prossima estate totalmente figlia del lavoro istituzionale che la nuova amministrazione produrrà, per veder migliorare l'aspetto esteriore della città, l'erogazione ottimale dei servizi essenziali, la vigilanza del territorio; credo proprio che questa città non potrà continuare a vivere di rendita con un'immagine turistica faticosamente costruita da altri. Manca un progetto politico – rimarca - che vada aldilà di opere già finanziate ed in parte già appaltate e iniziative abbozzate dall'amministrazione Cortese (ascensore in piazza Galluppi, ascensore in piazza Cannone, rifacimento di via Umberto I, restauro della Chiesa della Madonna dell'Isola e dello scoglio, messa in sicurezza del tratto di rupe del "corallone", riqualificazione di via Libertà e Marina Vescovado, richiesta al Demanio della proprietà di palazzo Giffone, ecc.). Manca un progetto politico futuribile ed essenziale che amalgami tutto questo e leghi Tropea al resto del comprensorio, della Provincia, della Regione e della Nazione: ovvero punto di riferimento in Europa e nel Mediterraneo”. Cortese, comunque, nel suo documento diramato a tutti gli organi di stampa, si trova d'accordo con l'eventuale e seria progettazione per il recupero del centro storico come volano produttivo e di sviluppo economico da affiancare al porto turistico. “Sono curiosa di sapere – scrive ancora -  come il Sindaco intenda vendere le case popolari, e quali case popolari. Leggo che da questa operazione si dovrebbero ricavare due milioni di euro utili per pagare il debito pregresso con il Commissario per l'emergenza ambientale (depurazione e spazzatura, servizio idrico integrato). Desidero ricordare che non solo le ultime amministrazioni tropeane, ma anche gli altri comuni costieri si sono opposti con i mezzi che la legge mette a disposizione, a quella che tutti gli amministratori del tempo di cui molti ancora in carica, abbiamo definito "una ruberia" che se attuata manderebbe in dissesto decine di comuni calabresi”.

Conclude con un consiglio al sindaco Euticchio “continui ad opporsi e cerchi nelle more, così come si è tentato di fare, una soluzione politica con la Regione insieme agli altri comuni. Penso sia la strada da seguire alla luce anche dello scandalo plurimiliardario in euro noto come "Poseidone". Credo che un pò di ragione a chi ha inteso resistere, la scoperta di questo orribile vaso di Pandora l'abbia data”.

 

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        settembre 2006