Quest’anno niente festa
Abbiamo perso una vela per colpa di una... stella
Qualcosa non ha funzionato, dopo diversi anni Tropea ha dovuto accontentarsi di quattro vele
di Vittoria Saccà
foto Salvatore Libertino
Tropea - Quest’anno niente festa per l’assegnazione delle cinque vele da parte della Guida Blu di Legambiente. Tropea non è riuscita ad entrare nella rosa delle dieci località italiane selezionate da Legambiente e ritenute i luoghi migliori per qualità.
Ad entrare nella rosa speciale sono state Cinque Terre in Liguria che ha avuto assegnato il primo posto, seguita da Castiglion della Pescaia in Toscana, Arbus e Bosa in Sardegna, Caparbio in Toscana, Pollica Acciaroli e Pioppi in Campania, Villasimius in Sardegna, Isola del Giglio in Toscana, Portovenere in Liguria e al decimo posto Otranto in Puglia.
La nostra Tropea ha dovuto accontentarsi di quattro vele.
Qualcosa non ha funzionato. Erano anni, ormai, che ci si sentiva gratificati per questo ambito riconoscimento. Ma il 2006 ha raccolto i frutti di un periodo di crisi in seno all’amministrazione comunale precedente, allora guidata dalla dottoressa Domenica Cortese. Crisi che ha determinato la caduta dell’amministrazione e quindi le nuove elezioni da poco concluse che hanno designato il dottor Antonio Euticchio come sindaco della città.
Nessun problema, è vero, avviene senza causare altri danni e la perdita di una vela è uno di questi.
In verità, analizzando i dati offerti dalla Guida Blu di Legambiente, la quinta vela è stata persa per una manciata di punti (86,6 contro 93,7 dell’anno scorso) non ottenuti nella sezione “qualità ambiente” dove le stelline attribuite alla nostra cittadina sono state quattro invece delle passate cinque. Per il resto è andato tutto come prima e la nostra cittadina ha confermato il massimo punteggio sia nella sezione riguardante la qualità dell’accoglienza relativamente alla capacità ricettiva, ai servizi turistici, alla mobilità, ecc., sia in quella che riguarda la pulizia del mare e delle spiagge, che per le località che offrono luoghi d'interesse storico-culturale come artigianato di qualità, musei e siti archeologici e non solo mare; massimo punteggio anche nella sezione riguardante i fondali particolarmente interessanti per chi pratica l’attività subacquea e per i servizi a terra, così come per la presenza di servizi per disabili. Anche nella sezione riguardante la sostenibilità ambientale è stato realizzato il massimo punteggio.
E’ stata dunque per la qualità ambientale che è venuta meno la quinta vela.
Gli antichi, che non si sbagliano mai, dicevano che “un anno non è malanno”, per cui, volendo guardare sempre il bicchiere mezzo pieno, abbiamo la certezza che la nuova amministrazione, già all’opera, saprà come rimettere al posto suo la stellina mancante al fine di far rientrare la nostra cittadina nella rosa delle dieci località italiane più belle d’Italia per riprendere, così, la bandiera gialla con le cinque vele blu.
Quattro vele sono sempre, comunque, una bella affermazione se ad ottenere tale riconoscimento sono solo 40 località italiane!
Da evidenziare che anche la città di Pizzo ha ottenuto quattro vele blu con tre stelle nella sezione “qualità ambientale”; mentre sono state attribuite due vele a Ricadi e due a Zambrone.
La “Costa degli Dei” è dunque inserita nei 266 comuni italiani selezionati su 483 comuni definiti "centri balneari" dal Touring Club, e che presentano un'offerta turistica di qualità ed un buono stato di conservazione dell'ambiente marino e costiero.
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www.tropeaedintorni.it giugno 2006 |