La fortunata trasmissione televisiva di Mengacci e della sua troupe ha regalato agli spettatori italiani una domenica diversa riprendendo immagini di una Tropea quasi completamente sconosciuta alle migliaia di turisti che la visitano in estate.
di
Bruno Cimino
foto Salvatore Libertino
Roma - Non era mai successo, prima di domenica 23 febbraio 2003, di avere
una trasmissione tutta incentrata su Tropea. Così, nelle storie future da
raccontare, o se volete per il curriculum cittadino, ora c’è anche questa
diretta di Retequattro che ha preferito Tropea inserendola tra le privilegiate
de “La Domenica del Villaggio”. Sono state ben tre ore di simpatica diretta
condotta da Davide Mengacci e Mara Carfagna.
L’occasione
è da ritenersi come una rarità. Purtroppo l’idea che i telespettatori (e c’è da
giurarci che sono stati milioni) hanno avuto di questo luogo è stata piuttosto
limitata. Il sindaco Domenica Cortese, all’inizio del programma, forse aveva
subodorato la cosa accennando ad una “visione limitata della nostra storia e
delle nostre tradizioni”.
Evidentemente, il taglio di queste trasmissioni domenicali è “alla buona” per
tutte le località in canovaccio, ma ciò non toglie che, oltre a quanto abbiamo
visto, sarebbe stata pur gradita una puntualizzazione sul ruolo turistico di
questa Città, consolidatasi oramai “Perla del Tirreno e Capitale delle Vacanze”.
Non c’è stata nessuna intenzione di visitare l’interno di qualche chiesa dove
ammirare, magari una tela del Grimaldi, o destinare una delle tante telecamere a
riprendere le testimonianze paleocristiane conservate nel palazzo Toraldo, e non
solo. Eppure i cameramen erano presenti nella Concattedrale per la SS. Messa, ma
neanche pochi secondi per riprendere il quadro bizantino della Madonna di
Romania protettrice di Tropea. Inutile evidenziare che non c’è stata menzione
per i celebri cittadini, padri della chirurgia plastica, i fratelli Vianeo … e
potremmo continuare per ore. Peccato, perché come l’illustre Pasquale Galluppi,
anche noi siamo rimasti di marmo!
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