Dal mese di luglio 2004 esposti al pubblico venticinque interessanti dipinti

La Memoria e l’Immagine: un primo passo verso il Museo Diocesano di Tropea

Comincia a concretizzarsi, dopo lunghi anni di attesa, il Museo Diocesano di Tropea che ospiterà, oltre alle pitture, anche altri importanti reperti. Per il momento sono visibili solo venticinque dipinti databili tra la metà del XIII secolo e la fine del XVIII.

 
di Bruna Fiorentino

foto di Salvatore Libertino

 

Tropea - Sull’onda dell’entusiasmo ed accompagnata da un’attesa ventennale è partita lo scorso mese di luglio un’interessante iniziativa culturale tesa a valorizzare il grande patrimonio artistico di Tropea, ancora celato al pubblico.

La mostra, intitolata La Memoria e l’Immagine, rappresenta un’anteprima in miniatura di quello che dovrà essere il permanente Museo Diocesano della città, di cui si parla da lungo tempo, con sede nell’antico palazzo episcopale, ingresso Via Roma, scelto, sin dagli anni ottanta, dal Vescovo Monsignor Domenico Cortese.

Si tratta quindi solo di un primo passo verso la realizzazione di un museo che dovrebbe racchiudere non solo dipinti, molti dei quali ancora in restauro, ma numerosi altri ritrovamenti, quali sculture.

La Memoria e l’Immagine comprende, al momento, una degna selezione di dipinti databili tra la metà del XIII e la fine del XVIII secolo provenienti, in gran parte, dall’attigua Cattedrale normanna di Tropea. Infatti, durante i lavori di restauro dell’edificio, nel 1927, molte opere sia pittoriche che scultoree furono rimosse e successivamente collocate in altre chiese della città e della diocesi o destinate ad un futuro ma ancora ideale museo. Alcuni dipinti, tuttavia, provengono da diverse chiese e dai saloni del medesimo palazzo episcopale che già ospitava alcuni quadri.

La mostra comprende, nella prima sala, un grandioso affresco trecentesco proveniente dal monastero delle Clarisse, purtroppo assai rovinato a causa dello strato di intonaco con cui era stato ricoperto.

Proseguendo, si possono ammirare, solo per dare qualche accenno, due icone, una della fine del XIII secolo che si trovava nella Michelizia e l’altra  del XV nella Chiesa del Carmine; una tavola cinquecentesca raffigurante la Sacra Famiglia con San Giovannino e diverse tele del seicento e settecento, tra cui ricordiamo in particolare le due destinate ad abbellire il transetto della Cattedrale realizzate nel 1789, dopo il terremoto del 1783 oltre, naturalmente, ad un cospicuo numero di dipinti dei pittori tropeani Giuseppe Grimaldi, Gaetano Bagnati e Giacomo Ruffa che nell’arco di tutto il XVIII secolo impreziosirono le chiese della città e dei suoi dintorni.

Il percorso termina con alcune opere raffiguranti episodi dell’Antico Testamento.

La mostra La Memoria e l’Immagine deve molto della sua realizzazione e valorizzazione ad un gruppo di giovani, alcuni storici dell’arte, che si sono presi l’incarico, ogni giorno, di permettere l’apertura e di fungersi da accompagnatori per chiunque desideri spiegazioni approfondite sulla storia di questi dipinti e sul futuro del Museo.


 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it