Turisti stranieri, tra cui qualche musulmano, hanno invaso le strade deserte e sonnacchiose di una Tropea immersa in un’anonima atmosfera natalizia. Purtroppo si sono registrate mancanze nei servizi e poche iniziative per una località che si fregia del titolo di “capitale delle vacanze”.
di Bruna Fiorentino
foto Salvatore Libertino
Tropea
– Sembrava quasi una giornata di fine
primavera quella del 24 dicembre 2002, a Tropea, con un sole tiepido e la
spiaggia privata dell’Hotel Rocca Nettuno gremita di turisti venuti da oltralpe
a godersi il piacere ed i benefici di un clima mite, altrove impensabile. Eppure
è tutto vero: i più audaci hanno addirittura azzardato un bagno nelle acque
cristalline del Tirreno, le cui onde accarezzavano pigramente la battigia. Per
non parlare, poi, della piscina affollata di persone che, incuranti dell’acqua a
temperatura ambiente, continuavano ad immergersi e a crogiolarsi sotto i timidi
raggi del sole dicembrino.
Per la prima volta nella storia della più grande azienda alberghiera di
Tropea, l’Hotel Rocca Nettuno quest’anno ha lasciato aperta l’attività anche nel
periodo natalizio offrendo pacchetti che, soprattutto per i clienti tedeschi,
erano vantaggiosissimi malgrado i prezzi spesso proibitivi della cittadina
balneare calabrese. E l’esperimento, come rivelatoci da fonti attendibili, è
riuscito perfettamente tanto che si è registrato “il quasi tutto esaurito”.
Sicuramente un record per Tropea, una località che in inverno si abbandona ad un
letargo quasi fisiologico.
E’ da sottolineare, inoltre, un fatto unico per Rocca Nettuno e, probabilmente,
per la stessa città in quanto, stando alle stesse fonti ben informate, l’albergo
ha ospitato per la prima volta dei turisti musulmani che, per soddisfare le
proprie esigenze cultuali, hanno richiesto gli appositi tappeti da utilizzare
per la preghiera rituale. Inutile dire che si sono incontrati anche a passeggio
per le vie principali mentre si godevano le bellezze del posto.
Un tale risultato positivo nel campo di un turismo invernale fino ad oggi
sconosciuto in questo luogo battezzato “capitale delle vacanze” dovrebbe
suggerire molto ai commercianti locali che, certamente, avrebbero potuto offrire
qualcosa in più, oltre al solito cappuccino, ai turisti stranieri i quali,
durante la giornata, sostavano nei pochi bar aperti o passeggiavano nelle
solitarie viuzze in cui, normalmente nei mesi estivi, fervono le molteplici
attività commerciali ed artigianali. Tra le anomalie più evidenti, va segnalata
quella di trovare ristoranti aperti: a parte qualche eccezione le serrande erano
tutte malinconicamente abbassate!
E’ fuori di ogni dubbio che chi era venuto a Tropea per scaricare lo stress
accumulato durante l’anno nelle grandi città o per stare in famiglia l’atmosfera
era ideale e quasi magica, ma…i servizi sono servizi e non è ammissibile che nel
periodo natalizio ci fossero pochissimi negozi aperti dove poter acquistare
anche un semplice souvenir.
L’ottimo risultato riportato da Rocca Nettuno, quindi, docet e, chi ha
orecchie, intenda.
Come pure dovrebbe intendere chi ha permesso di lasciare spiagge e lungomare in
un degrado assoluto, privi di una minima cura che avrebbe garantito un panorama
migliore per quei turisti che hanno scelto Tropea per trascorrere queste feste;
o chi ha abbandonato le strade al dissesto più totale, con buche, o meglio
voragini, spesso assai pericolose; o chi non ha avuto nessuna vera idea felice,
a parte le luminarie nelle strade centrali, per allietare uno scorcio dell’anno
per antonomasia importante e suggestivo. E non si tratta di polemica spicciola o
di conversazione da bar, ma di una constatazione che potrebbe aiutare questo
piccolissimo comune a risolvere alcuni dei suoi problemi endemici, quali ad
esempio la disoccupazione, madre di tante emigrazioni forzate, alla luce di una
mentalità diversa e, potremmo dire, manageriale.
L’augurio per questo neonato 2003 giace tutto nella speranza che l’esperimento
condotto da una grande azienda alberghiera riesca a contagiare i piccoli e
grandi commercianti locali che, seguendone l’esempio, possano essere trainati in
un’avventura proficua per tutta… Tropea e dintorni.
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