Presso palazzo S. Anna ha avuto luogo una riunione,  tra i sindaci del comitato del distretto sanitario n° 3

Riunione informale per parlare dell'atto aziendale
 

di Vittoria Saccà

foto Salvatore Libertino 
 

Tropea - Su richiesta del primo cittadino Antonio Euticchio, presso palazzo S. Anna ha avuto luogo una riunione, del tutto informale, tra i sindaci del comitato del distretto sanitario n° 3 per discutere dell’Atto Aziendale e per individuare eventuali proposte da formulare al direttore generale Francesco Talarico, prima che l’atto stesso divenga definitivo. Del distretto fanno parte i comuni di Briatico, Drapia, Filandari, Ioppolo, Limbadi, Nicotera, Parghelia, Ricadi, Rombiolo, Spilinga, San Calogero, Tropea, Zaccanopoli, Zambrone e Zungri, con una popolazione di 50.515 residenti pari al 29,5 %. Erano presenti, oltre al direttore del distretto Antonio Maglia, Sandro Cortese assessore alle politiche sociali e agli Enti socio-sanitari, Antonio Giannetta assessore alla sanità, Vincenzo Calzona sindaco di Parghelia, Aurelio Rombolà sindaco di Drapia, Michele Cutellè vice sindaco di Briatico e Michele Ventrice, Aurelio Bruzzaliti assessore alla cultura e sport con delega alla sanità del comune di Limbadi, l’assessore di Ioppolo Michele Furci, Tino Mazzitelli sindaco di Zungri,  Domenico Mamone sindaco di Zaccanopoli. “Ho sollecitato questa riunione, in accordo con gli assessori Cortese e Giannetta, - ha detto Euticchio nel dare inizio all’incontro -  per cominciare a capire in che modo possiamo collaborare nella Sanità, realtà abbastanza complessa, perché è vasta e interessa varie problematiche.” Indipendentemente dal ruolo politico, ha sottolineato, è bene prendere in esame l’atto aziendale che riguarda la “salute della gente”.

La parola è quindi passata a Giannetta il quale ha evidenziato che c’è la volontà dell’Asl a coinvolgere tutti i comuni del territorio nella discussione dell’A.A. ed ha aggiunto che così come è stato formulato, come struttura ospedaliera, “non ci penalizza molto, pur restando alcuni punti critici come la Ginecologia e l’Ostetricia. Come servizi alla cittadinanza, viene penalizzato il laboratorio analisi”. Ci vuole una maggiore attenzione per le strutture intermedie, ha aggiunto l’assessore, delle quali il territorio è sprovvisto. L’unica cosa prevista a riguardo nell’AA è l’Hospis che dovrebbe sorgere nell’ex preventorio della zona marina.

Cortese, nell’entrare nei dettagli tecnici, ha dichiarato che come sindacato, “non abbiamo contestato l’atto aziendale, ma il problema della concertazione”. Dopo essersi soffermato sull’irrigidimento dei tempi cui è stato costretto il management, ha dichiarato che, a suo parere, l’atto non penalizza in maniera grave e irreversibile il presidio di Tropea, anche se “ci sono degli elementi che richiedono riflessioni come il laboratorio analisi che da struttura complessa diventa semplice. “Questa è una jattura per noi, anche perché il nostro laboratorio analisi era concorrenziale all’esterno, e come struttura semplice potrebbe non esserlo più” favorendo il privato. Ha inoltre evidenziato il problema della Gastroenterologia che nell’A.A  rimane una struttura semplice ed ha auspicato il ritorno a Tropea da Spilinga del servizio veterinario.

Mazzitelli ha stigmatizzato “il tentativo” di Cortese di difendere  il Dg per un AA che è in contrasto con le esigenze del territorio e della medicina ospedaliera; ha poi aggiunto, tra l’altro, che l’ospedale di Tropea, non è ridotto a lazzaretto per il fatto che è stato ridimensionato il laboratorio analisi; oggi è un poliambulatorio, ed ha fatto un breve excursus di quanto offriva un tempo, quando “c’era efficienza ed efficacia” con tutti i reparti indispensabili. Il sindaco di Tropea, ha proseguito, non può accettare un atto aziendale in tale modo, dove l’ospedale  non dà niente. “Rimarco – ha aggiunto – la scorrettezza e l’arroganza del management”  che non ha voluto chiamare i sindaci prima, trattandoli da sudditi senza voler ascoltare nessuno. Ha poi parlato della legge che prevede per il territorio il 46% dei fondi da destinare alla sanità ed ha definito l’AA “uno specchietto per le allodole” copiato da altre regioni. Ha quindi detto di non aver avuto l’A.A. così come il sindaco Calzona.  Per Rombolà, andava fatta la conferenza dei sindaci ed è necessario chiedere di incontrare il Dg per diventare operativi.

Ha preso la parola il sindaco Euticchio il quale ha sottolineato che, oggi, non si può più fare il confronto con l’ospedale di alcuni anni fa. Certo la decadenza è stata progressiva, è rimasta solo la divisione di Medicina. Ma oggi si cerca di recuperare le strutture operative partendo dal fatto che non si vuole distruggere l’ospedale e vi è l’esistenza di due strutture fondamentali: Vibo e Tropea. Ha fatto una dettagliata analisi di quanto prevede l’atto: la medicina generale è struttura complessa e dovrà essere potenziata; è mantenuta a valenza dipartimentale la Dialisi, che è sempre stata un fiore all’occhiello, bisogna insistere sempre per la dialisi-vacanze; è stata potenziata l’Oncologia che da struttura semplice passa a valenza dipartimentale, lo stesso la Reumatologia e la Dermatologia. La Chirurgia generale è elevata a struttura complessa quindi dovrà essere potenziata; è stata ripristinata l’Ortopedia che ritorna a struttura complessa. C’è poi l’Urologia trasferita a Tropea da Vibo. Ciò che non sarà possibile, ha proseguito Euticchio, è ipotizzare la presenza della Ginecologia perché lo impediscono le leggi, ma si cercherà di potenziare il servizio. Sono comunque penalizzate la direzione sanitaria che diventa struttura semplice e la Radiologia. Non si condivide affatto questo declassamento perché un ospedale si regge sui servizi di analisi e radiologia per la quale è indispensabile anche la Tac. A tal proposito, il sindaco ha avanzato la proposta che tutti i sindaci facciano un mutuo per acquistarla! Il sindaco Calzona ha ringraziato Euticchio per aver organizzato la riunione e, tra l’altro, ha evidenziato il grave problema della psichiatria per la quale ci sono solo tre letti a Soriano. L’A. A., ha aggiunto, non va bene se non prima viene discusso. Furci ha sottolineato che non si è parlato dell’ospedale di Nicotera che ad oggi versa in “condizioni disastrose sia all’esterno che all’interno”, ma offre servizi per il 50%, dà assistenza e dà delle risposte perché è provvisto di laboratorio anali, di radiologia invalidata, è sede di emodialisi ed ha auspicato  maggiori interventi tra cui l’opportunità di individuare nell’AA, per la ripresa della S.O., un servizio cui preporre un responsabile che in maniera più capillare possa coordinare le attività organizzative. Ha concluso Maglia il quale ha ritenuto l’incontro di grande importanza ed ha sottolineato che si era tentato di organizzare la riunione dei sindaci con il commissario Vardè, ma i problemi politici sopraggiunti lo hanno impedito. “Il Dg è stato sempre sensibile e aperto ad ascoltare le problematiche del territorio” recependo le varie istanze  e consultandosi con le forze in campo della sanità, con i sindacati, prima della stesura della bozza, durante e dopo. L’A.A. può essere comunque rivisto. L’ospedale di Tropea deve avere un ruolo principale nel territorio ed ha condiviso tutto ciò che è stato evidenziato da Euticchio. Saranno messe in funzione le comunità alloggio o le case famiglia a Spilinga e Ricadi, si lavorerà per l’Hospis da gennaio 2007. E’ operativa l’Adi (assistenza domiciliare integrata) e a breve opererà anche nel campo oncologico. Ha poi condiviso la proposta di Furci; Nicotera potrebbe avere un centro per la ricerca sulle patologie alimentari e l’intolleranza; sarà dotata di ecografo e potenziata la radiologia.

 

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        settembre 2006