Festeggiati insieme al Papa i trent’anni degli scout italiani
Diario di una giornata particolare degli scout tropeani
Sono giunti a migliaia a Roma affollando le piazze principali e quelle meno conosciute con il loro carico di allegria e colori. Un raduno festoso tra preghiere e canti culminato in piazza San Pietro dove gli scout hanno acclamato l’anziano Pontefice in condizioni di salute sempre più precarie.
di Dalila Nesci
foto Diego Nesci
Tropea - Sabato 23 ottobre 2004 si è tenuto a Roma l'incontro tra il Papa Giovanni Paolo II e gli scout promosso dall' AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) e dal MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) per festeggiare i trent’anni della nascita dello scoutismo in Italia.
Erano presenti in piazza San Pietro circa 40.000 scout, un evento senza precedenti. Le ore sono trascorse gioiose ed il Papa, accolto tra le note di un tipico canto scout, ha voluto salutare tutti passando in mezzo alla folla e stringendo le mani dei più vicini.
L'atmosfera era quasi surreale e si respirava ottimismo e fratellanza. Gli scout, provenienti dalle diverse parti d'Italia, erano in uniforme, ognuno con il proprio fazzolettone distintivo ma accomunati dalla stessa "passione educativa" come l’ha definita il Papa il quale si è dimostrato speranzoso nei confronti del movimento e li ha incoraggiati a vincere quella mentalità imperante volta all'individualismo, alla pigrizia e al disimpegno.
Inoltre gli scout di fronte al Pontefice hanno rinnovato la “promessa”, dimostrandosi decisi nel voler perseverare in quest'impegno di fedeltà nel rispetto di quella legge che, come scrisse il loro fondatore Lord Baden Powell, può aiutare a rendere "possibile l'impossibile", sebbene ciò significhi "nuotare contro corrente". Questa occasione festosa, quindi, ha dato il giusto input ai tanti giovani accorsi per iniziare con entusiasmo e voglia di agire il nuovo anno scout.
L’incontro si è concluso con la benedizione di Giovanni Paolo II sempre sostenuto, anche nei momenti in cui non riusciva ad esprimersi al meglio, dai cori entusiastici dei tanti e la sua forza di volontà ha trasmesso ai presenti e a tutto il mondo un grande messaggio di speranza e di salvezza.
Infine sono stati donati al Pontefice alcuni oggetti significativi mentre l'AGESCI si è impegnata a costruire una base scout in Etiopia, come segno tangibile del loro aiuto nei confronti del prossimo.
Alla fine di questa festa romana, tutti, giovani e meno, sono tornati a casa con un rinnovato entusiasmo verso quei principi che ormai da trent’anni guidano ed indirizzano il popolo scout.
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