Tutto il fascino della Bit di Milano
Numerosi i riferimenti per il popolo vacanziero indicati da una delle più grandi manifestazioni dell’industria turistica internazionale che si è svolta alla Fiera di Milano dal 15 al 18 febbraio scorsi.
reportage di Bruno Cimino e
Bruna Fiorentino
foto archivio Trophaeum
Milano – Un afflusso
spettacolare di visitatori e addetti ai lavori, soprattutto nei coloratissimi e
festosi stand africani ed asiatici, ha caratterizzato questa 23ma edizione della
Borsa Internazionale del Turismo (Bit) 2003, tenutasi dal 15 febbraio al 18, nei
padiglioni del quartiere fieristico milanese.
Ancor
prima dell’inaugurazione della Bit, appuntamento oramai di rilievo per fruitori
ed operatori del settore vacanziero, era già emerso un dato molto interessante
su quanto gli Italiani spenderanno nel corso della prossima estate per godere
dei luoghi di villeggiatura: ben 17 miliardi di euro. Si tratta di un aumento,
rispetto allo scorso anno, del 7,2 per cento che conferma, se ancora ce ne fosse
bisogno, il primato dell’industria turistica a livello mondiale: un mega
business in cui l’Italia occupa un posto di rilievo nei mercati di qualità.
L’anno passato, il Bel Paese era al quarto posto tra le mete più ambite con
circa 40 milioni di arrivi internazionali, preceduto da Francia, Spagna e Stati
Uniti.
Per il cittadino italiano le vacanze sono diventate un bisogno neo-primario,
ossia indispensabile per poter vivere ed andare avanti nella caotica esistenza
delle metropoli, superando così quelli definiti primari, quali mangiare,
bere, avere un tetto, vestirsi ecc. E per le proprie vacanze gli Italiani
spenderanno, a testa, circa 1.190 euro contro i 1.110 del 2002.
Gli affari legati ai viaggi sono pertanto garantiti malgrado le continue crisi
politiche ed economiche che anche quest’anno hanno inquinato la vigilia
dell’evento. Se sino a qualche mese fa la domanda era: “E’ lontano quel
disgraziato 11 settembre?”, oggi la risposta, stando a questi dati e malgrado i
venti di guerra, è: “Sicuramente sì”, anche se a tutt’oggi il 68,9% degli
intervistati è indeciso su dove e quando andare in vacanza, non per una presunta
“povertà”, ma per l’attesa di offerte promozionali e per una certa prudenza
nelle scelte.
La Bit milanese conferma ma, visto comunque l’agitatissimo panorama
internazionale, forti suggerimenti conducono verso itinerari dove la
tranquillità la può offrire solo il proprio Paese. Le mete sono sempre
invidiabili, marittime, montane, culturali e, possibilmente, rinomate: Tropea,
Ischia, Taormina e Rimini per le località di mare; le Dolomiti per la montagna;
Firenze, Venezia e Roma per le città d’arte.
Grande interesse per l’estate 2003 avranno i beauty farm e le terme che da
qualche anno attirano l’attenzione degli Italiani e degli stranieri come
scaturito da Bit Neway – Borsa Internazionale delle Tendenze del Turismo.
Inoltre il trend attuale, stando ad un’indagine Istat presentata alla Bit, ha
evidenziato che il viaggio è sinonimo di automobile per gli Italiani i quali
preferiscono muoversi, prevalentemente verso il sud, con un mezzo proprio
evitando, il più possibile, l’aereo ed il treno.
A Milano lo stand che ha fatto da padrone è stato sicuramente quello siciliano,
che riproduceva il “baglio”, evidenziando sia le bellezze naturali che quelle
architettoniche della nostra isola. Grandioso nel promuovere i prodotti e i
paesaggi si è confermato lo stand della Sardegna, affollatissimo ed assai
apprezzato. Il peggiore, a nostro avviso, si è rivelato quello campano,
assolutamente anonimo ed insignificante, mentre quello della Calabria è stato,
nonostante l’eleganza, la posizione sopraelevata e la visibilità concessa,
scialbo, senza anima e privo di qualsiasi entusiasmo nei confronti di una
Regione che nulla ha da invidiare alle altre. Splendide località turistiche,
quali Tropea, Diamante, Capo Vaticano, Scilla, ecc., erano uniformemente ed in
modo confuso riunite in dépliant che non davano alcuna ragione alle bellezze e
alle tradizioni locali. Nessuna atmosfera festosa, inoltre, si è distinta per
ricordare il calore, i colori e l’ospitalità della più bella Calabria che
conosciamo.
Questa 23ma Edizione della BIT è stata caratterizzata da un cambiamento della
consueta formula per facilitare e favorire operatori e consumatori che, negli
intensissimi quattro giorni, hanno potuto fruire di un’operatività totale
rivelatasi assai produttiva. BIT 2003 ha dedicato al viaggiatore comune, che
ormai è diventato un vero intenditore, due giornate complete, il sabato e la
domenica, per poter liberamente aggirarsi tra gli stand, ricchi di arte,
cultura, folklore, sapori e bellezze paesaggistiche, degli espositori stranieri
provenienti da 128 nazioni dei cinque continenti e di quelli italiani di tutte
le Regioni, comuni e città. Su un totale di 140.000 mq di superficie erano
presenti 5000 espositori. I rimanenti due giorni, invece, sono stati riservati e
dedicati esclusivamente agli operatori del settore.
Si sono svolti numerosissimi convegni ed eventi organizzati con la conferenza
inaugurale incentrata su “Turismo: consuntivo 2002 e previsioni 2003” che ha
illustrato i dati sull’attività turistica dello scorso anno e le previsioni per
quello in corso. L’ultimo “Libro Bianco del Turismo” ha evidenziato una
costante, grave e preoccupante perdita di quota di mercato da parte del nostro
paese. Infatti, nonostante i consumi turistici in Italia superino gli 80 milioni
di euro all’anno, dal 2001 si è assistito ad un calo che in termini monetari
ammonta a 1,5 milioni di euro (dal 5,9 al 5,6% a livello mondiale, ossia lo 0,3%
in meno della quota di mercato). La spiegazione di un tale ribasso sarebbe
dovuta al fatto che il semplice turista straniero non cerca più solamente il
mare, il sole e le bellezze naturali ed artistiche, ma pretende una gestione
manageriale delle strutture vacanziere e delle attività connesse. Per questo la
Francia, la Germania e la Spagna, pur avendo molto da invidiarci, contano un
flusso turistico maggiore.
La BIT, quest’anno, si è mostrata anche attenta alle esigenze dei disabili con
un apposito appuntamento su “Viaggiare si può: turismo e persone disabili”, che
solo in Italia ammontano a 2 milioni. E’ stato sottolineato, per trovare delle
adeguate soluzioni, che, fino a tre anni fa, il 70% di hotel ed infrastrutture
turistiche erano considerati inadeguati alle esigenze dei portatori di handicap.
Alla chiusura dei cancelli, nell’ultimo giorno della Bit, il freddo di Milano,
nonostante il timido e pallido sole, aiutava gli ultimi visitatori a sognare
ancor di più la calda estate italiana, prossima.
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